mercoledì 30 gennaio 2008

Marketing per il Sistema Abruzzo

E' iniziato un nuovo anno e viene naturale chiedersi: come assicurare un rilancio sostenibile dello sviluppo della nostra Regione?
Come ha giustamente sottolineato l’economista Antonio Porto su queste stesse pagine, bisogna puntare sullo sviluppo delle infrastrutture, sulla sussidiarietà delle diverse realtà locali, sulle imprese e sulle scelte del governo del territorio come leve fondamentali. Per quanto riguarda il capitale umano, il rinnovato impegno degli atenei e di fondazioni come la Fondazione Mirror e la Fondazione Sviluppo e Competenze, accompagnato dagli sforzi della regione di indirizzare maggiormente la formazione sulle esigenze fondamentali per lo sviluppo dell’Abruzzo sono segno che il territorio si sta muovendo nella direzione giusta per entrare come protagonista nell’economia della conoscenza.
L’Abruzzo, come più volte affermato è ricco di potenzialità in gran parte inespresse. È una regione dove si vive bene, le tradizioni culturali e enogastronomiche possono competere con le migliori realtà in Italia e nel mondo, è la regione d’Europa con il più alto tasso di aree protette, il tasso di criminalità è tra i più bassi di Italia e riscontra l’assenza totale di criminalità di tipo mafioso. Ospita ben tre università (e numerosi centri di eccellenza scientifici) che si stanno aprendo e integrando sempre di più con il territorio, oltre ad istituti di ricerca e di formazione come la Reiss Romoli, l’Istituto Mario Negri Sud e il Laboratorio di Fisica Nucleare del Gran Sasso.
Si trova ad un passo dalla realtà metropolitana di Roma ed è ben posizionato tra la Capitale e l’Adriatico e, con il potenziamento del porto di Ortona e il Corridoio 5, la Regione ha la possibilità di diventare la porta sull’Est per l’Italia e l’Europa. Campioni nazionali e multinazionali come Honda, Micron, Brioni, De Cecco, FIAT, Finmeccanica ed altri hanno una presenza produttiva importante sul territorio. Occorre estendere e attirare investimenti in Abruzzo
Promuovere e incentivare lo sviluppo di un territorio è senza dubbio più efficace se si riesce a mettere in atto un sistema sinergico che raggiunge potenziali investitori – locali, nazionali o stranieri che siano – e che li convince a localizzare o a espandere la propria presenza in Abruzzo per rappresentare un elemento di valore aggiunto. Il chietino Pierluigi Zappacosta, il fondatore della Logitech, l’azienda americana che ha lanciato l’uso del mouse sui PC di tutto il mondo, ha effettuato ben tre investimenti di stampa private equity in abruzzo attraverso il suo fondo di investimento Faro: Innova, Tecnomatic e Del Verde. Il compito che abbiamo davanti e quello di far sì che imprese e fondi di venture capital e di private equity e altri investitori, che non conoscono già il nostro territorio, scelgano l’Abruzzo per localizzare i loro capitali di investimento. Creare un contesto “pro-business” che renda le imprese e i progetti di sviluppo del territorio appetibili per gli investitori esogeni – specialmente quelli che possano insediarsi senza aiuti di Stato significativi – vuol dire creare un contesto appetibile anche per gli investimenti indigeni.
Si può creare sviluppo dal basso solo se si è in grado di competere per risorse sul livello mondiale.
In un recente discorso a Bruxelles il consulente della Regione Abruzzo per l’innovazione, il professor Alberto Sangiovanni Vincentelli dell’University of California at Berkeley, ha annunciato ad una platea di investitori e finanziatori europei che la Regione Abruzzo sta già lavorando, grazie a finanziamenti del DOCUP, per creare una struttura volta al marketing internazionale e per offrire servizi concreti per imprese e investitori che facilitino la localizzazione di investimenti nella regione. Ha anche indicato, come esempio illustrativo, i possibili temi di promozione attorno all’immagine, anzi, l’identità dell’Abruzzo come un luogo che offre per aziende di alta tecnologia un connubio unico tra qualità della vita, contesto ecologico, e capitale umano, impostando una strategia di marketing che incrocia i punti di forza del territorio con le esigenze sempre più percepite dagli investitori del settore.
Solo facendo leva sui propri punti di forza e le esigenze del mercato globale, e trovando il modo più efficace per farli incontrare, possiamo assicurare lo sviluppo sostenibile e glocale che consentirà ai lavoratori della Regione Abruzzo e alle loro famiglie un futuro prospero, volto al benessere e alla progettualità.
Ma è necessario cogliere le opportunità prima che lo faccia qualcun altro.

1 commento:

GrowingAbruzzo ha detto...

Una versione abbreviato del testo qui è stato pubblicato su Il Centro oltre un anno fa. Ma il senso dovrebbe essere valido ancora oggi
Joshua